ANSA/ EDITORIA: FILIERA TORNA A CRESCERE, MA CHIEDE INCENTIVI FATTURATO 2010 +3,3%; MALINCONICO, RIDOTTI COSTI, ORA INVESTIRE (di Michele Cassano) (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Il periodo nero sembra ormai alle spalle, ma per agganciare la possibile ripresa servono nuovi interventi fiscali e uno scatto da parte delle imprese. E' questo in sintesi il quadro delineato dagli operatori della filiera della carta nel corso di un convegno organizzato nella sede della Federazione editori giornali. Nel 2010 si sono visti i primi segnali positivi, ma non tutti i settori del comparto hanno reagito positivamente. Tirano soprattutto la produzione di macchine e di carta, mentre si è sostanzialmente stabilizzato il fatturato dell'editoria, sia libraria che quotidiana. "Il settore più che una crescita ha mostrato una certa reattività", ha spiegato il presidente Fieg Carlo Malinconico, aggiungendo che "sui risultati pesa in particolare la debolezza della domanda interna e per questo è necessario stimolare gli investimenti con strumenti di politica industriale". Il fatturato della filiera nel 2010 - si legge nello studio messo a punto da Alessandro Nova, docente di economia industriale alla Bocconi - si è collocato oltre i 36 miliardi di euro, migliorando del 3,3% i depressi livelli 2009, ma restando ancora lontano dai valori record del 2007 (43 miliardi di euro). La domanda nazionale resta debole e la quota di fatturato proveniente da vendite oltreconfine è salita dal 18-20% del periodo 2000-2006 al 23,7%, consentendo il mantenimento del saldo positivo della bilancia commerciale, cresciuto da 1,8 a 2,9 miliardi di euro tra il 2002 ed il 2010. Gli addetti diretti del settore sono 230 mila, mentre 560 mila unità sono occupate nell'indotto. "Finora lo sforzo enorme è stato di contenere i costi per tentare di essere più dinamici - ha spiegato Malinconico -. Ora però non possiamo più contare su aiuti o sussidi a pioggia, occorrono nuovi interventi. Il credito di imposta per l'acquisto della carta è una misura limitata, ma va nella direzione giusta". Tra le misure proposte dagli imprenditori figurano la detassazione degli utili reinvestiti, gli incentivi alla rottamazione dei beni strumentali obsoleti, la liberalizzazione delle quote di ammortamento per i beni strumentali innovativi, il credito agevolato e l'alleggerimento del carico fiscale a favore delle imprese che investono in servizi e software applicativi e nella formazione del personale. Malinconico ha quindi chiesto un maggiore impegno della politica nella tutela del copyright, "come elemento imprescindibile per garantire la redditività del settore". Più in generale il presidente di Assocarta, Paolo Culicchi, ha salutato con favore "il buon andamento della bilancia commerciale", ma ha espresso preoccupazione per "il crollo delle vendite nazionali". "Abbiamo una piattaforma tecnologica che altri non hanno - ha aggiunto - Occorre quindi puntare sull'export di qualità, come unico rimedio contro una debolezza della domanda interna, che resterà sostanzialmente piatta anche nei prossimi anni". (ANSA).